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domenica 30 giugno 2013

ARCISATE 28° Quatar pass par Arcisà Piede D'Oro 2013

In una bella giornata di sole, poco meno di 20°, Arcisate ha accolto la carovana colorata e festosa del Piede D'Oro. Appena arrivato nella accogliente sede logistica trovo Anna, Super Valter e Alessandro pronti per il rituale del caffè, giusto il tempo di due battute e di complimentarmi con Valter Carnovali, per la buona prestazione ai campionati Europei di triathlon svoltasi in Turchia, che subito è ora d'infilarsi le scarpette ed il pettorale per il riscaldamento. Percorso modificato rispetto alle due passate stagioni, leggermente più lungo.
La gara.
Vittoria di Mirko Zanovello davanti a Salah Argoub ed al fenomeno di quest'annata: Ronnie Fochi, forse un pò affaticato dalle veloci gare settimanali, ma comunque per la 14a volta sul podio in questo campionato 2013 del PdO. Seguono Rachid Argoub, l'infaticabile Ivan Breda, Andrea Macchi, Nader Rahhal. All' 8° posto il guerriero Giuseppe Playbeppe Bollini che pur con i postumi di un'influenza tardiva, vedere il suo blog, corre, non molla e lotta fino sul filo del traguardo. Chiudono la classifica dei top ten Andrea Zaccheo e Marco Saligari. A proposito della classifica dei top ten ho messo in piedi una classifica di tutte le gare  del PdO 2013, con  tutti i top ten di ques'anno, assegnando 10 punti al primo 9 al secondo e così via, che potrebbe diventare un'idea per premiare, a fine anno, con una classifica trasversale, chi ha ottenuto buoni risultati in valore assoluto. Di seguito, con beneficio d'inventario, i primi 5 con i relativi punteggi. Al primo posto il mattattore di quest'anno Ronnie è praticamente irraggiungibile, ma per il secondo posto la gara è tutta aperta tra Ivan e Playbeppe.
1) Ronnie Fochi, 154
2) Ivan Breda, 96
3) Giuseppe Bollini, 93
4) Salah Argoub, 79
5) Andrea Tersigni, 59
Forse, se mi torna la voglia di statistiche, fra qualche post preparerò anche quella femminile.
A proposito di gara femminile oggi la vittoria è andata all'altro fenomeno di quest'anno Sabina "Saby" Ambrosetti, che precede di circa 10" la "Regina" Cristina Clerici e la vincitrice di domenica scorsa a Samarate: Cinzia Lischetti.
Parlo di Sabina e di Ronnie definendoli fenomeni, ma il giusto nome per loro è: talenti. Due "ragazzi" che si sono avvicinati alla corsa solo negli ultimi anni, raccogliendo subito tante soddisfazioni. Non so esattamente cosa facevano prima e come lo facevano, di sicuro se avessero iniziato con l'atletica quando erano nelle categorie giovanili sono convinto che avremmo sentito parlare di loro per ben più ambiti traguardi.
By the way, la mia gara:
visto la trasferta di settimana scorsa in UK dove non ho avuto modo di allenarmi come avrei voluto, le premesse del percorso allungato e conoscendo la morfologia di questo territorio, ho preferito partire, come del resto preferisco, con prudenza, andando in progressione e recuperando qualche posizione negli ultimi km. Soddisfazione massima quando negli ultimi 300-400 metri ho provato a portarmi sotto ad Enrico Rodari, che forse oggi non era in gran forma. Era dalle gare dell'anno scorso che non battagliavo con lui. Media finale per coprire i 10,47 km rilevati dal mio gps, 4'13".
Domenica prossima il PdO si sposta nuovamente sulle sponde del "mio" fiume Olona a Fagnano, partenza anticipata alle 8.30. Puntate la sveglia all'ora giusta.







domenica 23 giugno 2013

SAMARATE 4° Samaraa da cursa Piede D'Oro 2013

Oggi ci siamo ritrovati a Samarate per correre la gara del giro di boa del Piede D'Oro 2013, e già siamo a metà campionato. Una giornata di sole con temperatura intorno ai 20° ha accompagnato i partecipanti lungo i 9,8 km, al mio GPS, della competizione ben organizzata dal trio Amici da paura.
La gara vinta dal mattatore della stagione: Ronnie Fiochi davanti a Nader Rahhal che si è giocato il secondo posto in volata con un super Giuseppe Playbeppe Bollini che da buon guerriero ha combattuto fino agli ultimi metri per avere la meglio sul suo rivale. 4° posto per Ivan Breda che quest'anno proprio non riesce a riprendere il ritmo a cui ci aveva abituato nelle passate stagioni. Seguono Mattia Grammatico, Giacomo Lia, ed al 7° posto un ritrovato Gioacchino Giordano. Nella classifica femminile vince la statuaria Cinzia Lischetti davanti alla veterana e super stimata,  Francesca Barone. Terzo posto per Elisabetta Di Gregorio.
La mia gara.
Parto ad un ritmo di 4' al km e mi ritrovo al 3° con un ritmo medio di 3'53 avendo fatto dei parziali di 3'45- 3'53"- al 2° ed al 3°  km. No! Accidenti, troppo forte, sento che non ho ancora nelle gambe questa velocità; sono affiancato nella mia corsa da Alfredo Francesca che non mi molla fino all'ingresso di un tratto boschivo dove  vado leggermente in progressione e recupero qualche posizione, al garmin il km è fatto in 3'55" ma sento che il ritmo non è il mio, cerco di non cedere e tengo il ritmo di chi mi precede e anzi riesco a sopravanzarli; fino alla fine dell'8° sono ancora in spinta ma devo alzare il piede dall'acceleratore e lasciare andare via chi mi segue di qualche metro, non reagisco e spero solo di vedere presto il traguardo, nell'ultimo km cedo la posizione anche ad un altro atleta,  le energie sono appena sufficienti ad arrivare alla fine anche se registro un parziale nel penultimo 500 di 1'55", entro in pista che le gambe non vogliono saperne di reagire, ultimi 300 ad un ritmo di 3'44". Ritmo totale 3'57". Volevo andare sotto i 4' e ce l'ho fatta. 7" più lento dell'anno scorso e ben 16" rispetto a al 2011 quando avevo finito la gara ad un ritmo di 3'41"; ma io non mollo e mi accorgo che settimana dopo settimana sto migliorando, anche se Mercoledì ho avuto bisogno di una sistematina dalle mani esperte di Fabio. Procedo con la mia tabella d'allenamento anche se settimana prossima sarà un  attimino difficile rispettare il programma, mi aspetta una trasferta nella terra dei mezzofondisti, l'Inghilterra e non so se avrò il tempo di allenarmi e se lo farò non so se riuscirò a rispettare il programma previsto.Comunque scarpette e abbigliamento da runner non mancheranno nel mio trolley.
See you next Sunday in Arcisate.

domenica 16 giugno 2013

4° Su e giò par Bardell" BARDELLO Piede d'oro 2013

A Bardello una giornata calda sopra ai 24° ha accolto i 386 classificati del percorso lungo, 9,39 km al mio GPS.
".....ma quanta fatica per stare al mondo!" dice Sabina alla fine della gara di oggi, ma così devono averlo pensato tutti, sopratutto durante il salitone tra il 6° ed il 7° km quando raggiunto il punto più alto del percorso la spia segna che il contenitore delle energie è ormai in riserva.
Compitino sulla fatica.
"La fatica prima o poi arriva per chi corre le gare di resistenza", mi ha insegnato quando ero un ragazzino il mio caro allenatore Maurizio Sartorelli, "bisogna saperla gestire e superare" e lui ne sapeva di fatica e ne ha conosciuti tanti di atleti che ogni giorno s'infilavano le scarpette per faticare, Nicola, Marino, Valter, Roberto, Gianbattista, Alberto, Stefania, Sonia, Barbara, Marinella etc. etc.
Come altri ho conosciuto nella corsa vari tipi di fatica: quella dei due giri di pista, quando per andare sotto i 2' 00" passando in 1'25" ai 600, fai duecentometri, in cui il lattato ti sta avvelenando non solo il fegato ma anche lo stomaco che ti si rivolta nell'addome; quella dei 2000 siepi, da allievo, quando arrivi all'ultimo ostacolo e ti fa sbagliare ad attaccarlo e non riesci a capire ancora adesso come sei riuscito a superarlo; quella dei 5000, quando parti troppo forte e ti trascini negli ultimi due km con le ginocchia che non si alzano e la falcata che ti si dimezza; quella dell'ora in pista che è strana perché il riferimento è il tempo e non i kilometri e non sei abituato, la mente è confusa nel cercare di capire quanti giri mancano secondo l'andatura che stai girando; quella della maratona che ti fa piangere quando arrivi al traguardo e non capisci se è il dolore, la soddisfazione, l'emozione o la gioia di avercela fatta a finire sotto il ritmo che avevi previsto. Ho conosciuto la fatica del triathlon quando scendi dalla bici e inizi a correre con le gambe che sembrano di legno. E' vero, ma quanta fatica per stare al mondo. Per non parlare di quella del lavoro, della famiglia, dei viaggi, delle relazioni, dei figli, del mutuo da pagare etc, etc. E poi c'è la fatica che serve per dimenticare e quella per ricordare. Capita che dopo un allenamento faticoso riesco a vedere le cose con più oggettività e prendo delle decisioni con uno spirito più sereno o anche solo che prendo delle decisioni che altrimenti non avrei mai preso. E noi siamo fortunati rispetto ai nostri antenati che non conoscevano le carezze degli agi che la vita di oggi ci permette di vivere. Noi che corriamo, sentendoci un pò superiori rispetto a chi non lo fa, ci sobbarchiamo un carico di lavoro in più che fa trasformare la frase".....ma quanta fatica per stare al mondo!" con quest'altra, che suona come un'opportunità "la fatica è bella.......anche se ti fa soffrire".
Nella foto qui di lato un Amico grande conoscitore della fatica che arriva fino a quella dell'IRONMAN ..e non solo; qui ferito dopo una caduta in bici in un duathlon (Super Valter Carnovali).
Fine del compitino.
La gara.
Gara vinta a pari merito da Lhoussaine Oukhrid e Ronnie Fochi. Terzo gradino del podio per Salah Argoub seguono Andrea Tersigni, Rachid Argoub, Andrea Macchi, Ivan Breda, Matteo Malatrasi, Nader Rahhal e decimo posto per Giuseppe "Playbeppe Bollini, che non pago delle cavalcate infrasettimanali, l'ultima appena ieri sera nella sua Albizzate, si è presentato alla partenza anche questa mattina e ha scatenato l'inferno al via con una partenza a razzo. All'undicesimo  posto si rivede Matteo Rodari.
Gara femminile vinta da una sempre in forma Sabina Ambrosetti con ben 45" di vantaggio su quel mostro sacro, che ha scritto parecchie volte il proprio nome tra le vincitrici delle gare del pdo, e non solo, "nostra Regina": Cristina Clerici. Terzo posto per Martina Gioco classe 1996! Come dire il presente, il passato, che non passa di moda, e, forse, il futuro.
Io sono arrivato 25° e 6° di categoria in 38'16", ritmo medio al mio Garmin 4'04". Partito con un pò più di sprint del solito, ma non troppo, ho cercato di restare nella scia di chi normalmente arriva prima di me e dopo qualche km vedo davanti a me la sagoma di Cristina C preceduta di qualche secondo da Sabina A. Conto i secondi alla prima curva 15. Cerco di rimanere agganciato ad un portacolori della 3V e piano piano riagganciamo Alfredo Francesca, rivedo, prima di entrare in un tratto sterrato la Clerici e poco più avanti Sabina, conto i secondi sono 18. Sto tirando ma non guadagno, anzi, ok, non sforzo più e cerco di rilassarmi, a volte funziona, recupero un pò di energie e riprendo il forcing, qualche saliscendi e mi accorgo di recuperare terreno rispetto a chi mi precede, Arriva il salitone del 6° km, vedo Cristina che perde terreno, davanti a lei Sabina e poco più avanti Sergio Simonetta, mio rivale la passata stagione per il primato di categoria, è ora di attaccare, è un tipo di salita adatto a me, supero Cristina e capisco dal suo respiro che è in difficoltà, la strada fa una curva e da l'impressione che la salita sia finita, ma no, continua ancora, un'opportunità per me per raggiungere prima Sabina e poi Sergio. Adesso la salita è veramente finita, all'inizio della discesa mi faccio di lato per far passare chi mi segue, ma questo m'invita a proseguire e tiene la posizione, toh, uno che come me scende con il freno a mano tirato. Fine della discesa, Sergio mi si è riportato sotto e accenna ad andarsene, tengo giù il piede sull'acceleratore e prima di entrare nel tratto sterrato capisco che molla e prendo prima qualche metro e poi una decina, una ventina di metri, riconosco la stradina nel bosco che porta al campetto sportivo, giù a manetta, traguardo e sono soddisfatto di come sono andato, si, lasciatemelo dire ......ma che fatica!!
Ho provato delle buone sensazioni durante la gara anche se alla fine non ne avevo proprio più, fortuna che oggi era un pizzico più corta del solito.
Domenica prossimo gara n°19 a Samarate.

domenica 9 giugno 2013

22° Grand Prix della Valbossa AZZATE- VEGONNO PdO 2013

Oggi, con ritrovo presso la Fattoria Agriturismo Canale di Vegonno-Azzate, il G.P.Runner Valbossa ha organizzato la gara n° 16 del Piede d'Oro 2013 denominata 22° Grand Prix della Valbossa. 418 i classificati del giro lungo 9.96 km registrati dal mio GPS. Giornata con qualche goccia di pioggia e con grossi nuvoloni neri tutt'intorno alla Val Bossa e temperatura di circa 15°. Percorso leggermente cambiato rispetto a quello d'anno scorso, che, anche se privo di salite con alte pendenze, non lascia mai un attimo di riposo passando da stradine sterrate a tratti boschivi con continui cambi di pendenza e con fondo spesso irregolare e pietroso.
Gara vinta da Salah Argoub davanti a Maurizio Brassini ed Andrea Tersigni. 4° posto dopo una rocambolesca rincorsa, per uno sbaglio di percorso, tutto da leggere sul suo blog, il mitico Giuseppe Playbeppe Bollini che precede Matteo Malatrasi, Ivan Barberi e Nader Rahhal. Mancano all'appello nel gruppo dei top run: Ronnie Fochi, oggi 16°, che ha svolto un allenamento cercando di risparmiarsi quanto più possibile in vista dell'ultima tappa del Giro del Varesotto, dove si sta giocando il gradino più basso del podio con Umberto Porrini; ed il coraggioso Ivan Breda oggi nelle retrovie dopo aver partecipato solo 8 ore prima(!) alla 24x1ora nella pista di Saronno.
Nella gara femminile stravince Elena Begnis davanti a Sabina Ambrosetti, impegnata anche nel giro del Varesotto, dove si trova al 4° posto assoluto femminile; al 3° posto Cinzia Lischetti.
Io mi sono piazzato 34° e 8° di categoria al ritmo di 4'10" al km. La condizione fa fatica a tornare, oggi poi avevo un pò di difficoltà ad ingranare il ritmo giusto. Dopotutto del lavoro di preparazione, fatto quest'inverno, non c'è ormai più traccia, sto riprendendo da circa due settimane con tre allenamenti settimanali senza strafare, per non ritrovarmi a fare i conti con un eccessivo e troppo repentino aumento di km settimanali. La regola è quella di non aumentare più del 10% i kilometri della settimana prima, rimane da gestire il lavoro di qualità, ma anche con questo parametro ci sto molto attento, per ora svolgo un allenamento a settimana di variazioni sui 500 mt. senza strafare nel ritmo. Nella settimana entrante le variazioni saranno sui  700 mt. e introdurrò degli allunghi di 100 metri alla fine degli altri due allenamenti che saranno dei lenti da 11-12 km.
Domenica prossima il PdO si sposta a Bardello per il "4° Su e giò par Bardell" gara di 10 km organizzata dalla Pro Loco/Polisportiva Bardello.

domenica 2 giugno 2013

XIII TROFEO CRAL ALENIA AERMACCHI - VENEGONO INFERIORE

A Venegono si è disputato il 13° Trofeo Cral Alenia Aermacchi, 15gara del Piede D'oro 2013.
397 persone si sono classificate nel giro lungo 11,5 km al mio Garmin. Giornata calda, 17°-18° , con un filo di vento contrario nei lunghi rettilinei che riportavano al piccolo aeroporto adiacente alla storica fabbrica dell'Alenia Aeremacchi, di cui oggi abbiamo potuto sfruttare la logistica del loro circolo ricreativo, tra cui bar e spogliatoi con doccia, una comodità rara nelle gare del PdO, che apprezzo sempre di più con l'andare avanti  degli anni.
La gara: prima parte del percorso veloce fino al 4° km quando si sale per circa 300 mt con una pendenza impegnativa, segue un tratto di sali-scendi su un terreno boschivo con fondo morbido che rende l'avanzare faticoso, quindi si ritorna in discesa verso la strada che costeggia la ferrovia percorrendo nel senso inverso gli ultimi chilometri fatti di lunghi rettilinei che riportano al punto da cui siamo partiti.
Gara vinta da Mirko Zanovello, secondo posto per Maurizio Brassini. Terzo Ronnie Fochi che, pur avendo corso solo 12 ore prima nel Giro del Varesotto, sale di nuovo sul podio; complimenti a questo atleta che 1 anno fa in questa gara, mi ricordo, girava ad un ritmo di 3'50"; è un vero talento della corsa di resistenza.
Al 4° posto Giuseppe Bollini che sta attraversando un buon momento di forma, vedere sul suo seguitissimo blog la potente cavalcata fatta in allenamento settimana scorsa in pista. Seguono quindi Alberto Larice, Nader Rahhal, Matteo Malatrasi, Giordano Gioacchino. Al 9° posto il compagno di Team, oltre che di tante avventure, Super Valter Carnovali che quando non è impegnato nelle gare di Duathlon o Triathlon, una visitina al PdO la fa sempre.10° posto per Luca Sassaroli.
Nella gara femminile vince facile Elena Manzato davanti a Cristina Grassi e Caterina Katia Fornasa.
Io sono arrivato 28° assoluto e 6° di categoria con il tempo di 47'33" al ritmo di 4'07". Partenza un po più temeraria del solito, questi i parziali dei primi kilometri 4'04"-4'01"-4'00-4'03" con buone sensazioni senza spingere mai a fondo e ultimi kilometri in recupero con i seguenti parziali 3'40"-3'46"-4'04" e ultimo km corso in 3'49".
Dopo 15 gare disputate questa è la classifica della mia categoria 43-49 anni:
______Atleta__________Punteggio_Gare__
FRANCHI MAURIZIO         2697       15
LUGLIO FABRIZIO               2584         15
PESCE ANTONIO               2544         14  
FALCINELLA ALESSIO        2478        14
BERGAMIN MASSIMILIANO  2436        13  

Domenica prossima gara impegnativa ad Azzate dove partendo dalla Fattoria Canale andrà in scena la 22edizione del “Grand Prix della Valbossa, valevole come gara n° 16 del Piede d'Oro 2013.