Fino a metà gara, ovvero i primi 5 km, è una corsa normale, paragonabile a tante altre del circuito del PdO; attorno al 5° km ci si immette in una mulattiera, in salita, con una pendenza tale da rendere difficile o quasi impossibile la corsa; ma non è questo il motivo per il quale questa tappa non è tra le mie preferite; la parte più sgraziata è quel km di discesa, fatto di sassi e pietre, che unisce la vetta alla parte bassa del percorso.
Un km dove la mia debolezza per le discese viene amplificata da un fondo estremamente sconnesso, dove la corsa non è naturale ma tutta dedicata a far avanzare il corpo senza rischiare di cadere, cercando di salvaguardare caviglie e ginocchia, osservando quelli che giunti alle spalle sorpassano e vanno via rifilandomi varie decine di metri, mettendo forza e coraggio dentro le scarpe; coraggio che io non ho; io ho paura.
E' una paura che blocca le caviglie, che non permette alle ginocchia di ammortizzare il peso del corpo, che irrigidisce la schiena e mette in crisi la testa. Oggi, inoltre, il disguido che ha tolto quei due km e mezzo di percorso buono per le mie caratteristiche, fatto di sali e scendi non troppo bruschi, sui quali scaricare tutte le energie e la voglia di correre, mi ha fatto tornare a casa di malumore.
Oggi la delusione ha preso il sopravvento sul bicchiere mezzo pieno.
La mia gara:
sono partito con un buon ritmo, favorito anche dal percorso leggermente in discesa nella parte iniziale:
3'29" al 1° km, 3'44" al 2° e 4'03" al 3° per un ritmo totale di 3'45", poi ho deciso di tirare un po' i remi in barca, staccandomi sia da Super Saby che da Tiziano, in attesa della salita che dal km 4,8 in circa 1,5 km porta al punto più alto del percorso, salita sulla quale ho alternato tratti di corsa ad altri al passo; una volta scollinato si susseguono tratti in discesa ad altri in salita e poi giù per quella discesa spacca gambe dove ho rallentato vistosamente facendomi recuperare da Mauro, Davide, Stefano e altri ancora. Forse è all'inizio di questa discesa che si sbaglia il percorso.
Arrivato sul tratto in piano recupero facilmente qualche posizione, ma con stupore mi rendo conto di essere sul rettilineo che porta nella piccola pista di atletica dove da sempre è posizionato l'arrivo, realizzo subito che qualcosa è andato storto, il gps segna 7 km, entro in pista e sprinto recuperando altre due posizioni delle tre disponibili. Taglio il traguardo ed al ristoro apprendo da Saby che lo scherzo di qualche ragazzino(!) ha deviato tutta la carovana del PdO verso l'arrivo accorciando di 2,5 km il percorso. Mannaggia e anche porcaccia miseria e anche vaffa.....scusate ma quando ci vuole ci vuole.... eh che cavolo.
Questo il podio della gara maschile:
1° BELLO GIANLUCA
2° TAVELLA MAURIZIO
3° ARGOUB SALAH
e così le donne al traguardo:
1ª AMBROSETTI SABINA
2ª PAVAN BARBARA
3ª GIOCO MARTINA
Io chiudo in 33'33" al 34° posto del Pdo ed al 2° posto di categoria.
Così è andata la settimana di allenamenti:
Allenamenti week #18 (44,2 km )
27/04 Gara Cuasso 10ª tappa PdO km 9,2 media 3'55"
28/04 riposo (nuoto)
29/04 lento km 8 media 5'10" + 12x200 part. ogni 1'15" (38"-41")
30/04 riposo
01/05 Gara Mornago 11ª tappa PdO km 9,2 media 4'11""
02/05 lento km 8,2 media 4'48"
03/05 riposo
eeeehhh Maurizio, ti capisco appieno.
RispondiEliminaA me invece piace molto la tappa di Cuveglio, e forse a maggior ragione, averla vista così "deturpata", mi ha molto deluso...
Anch'io son tornato a casa di malumore...